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È subito amore fra Fondo per l’Ambiente Italiano e Circolo Canottieri Irno

È subito amore fra Fondo per l’Ambiente Italiano e Circolo Canottieri Irno

Salerno misteriosa, tra vicoli e portali.

Serata Fai al Circolo ed è subito amore fra Fondo per l’Ambiente Italiano e Circolo Canottieri Irno: Gianni Ricco, presidente del sodalizio sportivo, chiede l’iscrizione dell’Irno al Fai e scoppia l’applauso. Non poteva fare più felici Michelangelo De Leo, capo della delegazione Fai di Salerno, e la vice presidente regionale, Susy Camera D’Afflitto: “Dopo questa iscrizione, che ci viene chiesta dal circolo più prestigioso di Salerno, le Giornate Fai di Primavera saranno un successo”.

L’ occasione è la presentazione in anteprima dei siti di Salerno e provincia che si potranno visitare il 23 e 24 marzo. Si va sui particolari. Così con Antonio Braca, storico dell’arte, scopriamo che il vicolo dell’Arco dei Pinto, adiacente al portone di Palazzo Pinto, era in origine la porta d’ingresso del convento di San Domenico, acquisito dalla famiglia Pinto nel 1754 e annesso al palazzo. E Mario Dell’Acqua, architetto, che il 23 marzo ci guiderà a Palazzo Pedace, ci svela come via Porta Catena in origine era piccola e stretta come vicolo Guaiferio e divenne come oggi la vediamo a metà ‘500 con un taglio edilizio che oggi ci farebbe rabbrividire che arretrò le costruzioni esistenti di tre o quattro metri. E Francesco Collano ci porta alla scoperta di un artista napoletano che negli anni ’30 lavorò a Vietri e a poi a Salerno alla ceramica D’Agostino, artista di cui ha raccontato in “Luigi Anelli pittore senza catene” di cui a Palazzo Pedace saranno in mostra quindici ceramiche.

Poi Enrica Rebek, artista, e Antonio Carluccio, architetto, ci fanno salire sulla cupola della nuova Annunziata, nata dalla sinergia fra Rebek e Carluccio, e permessa dal giusto uso di fondi europei, dalla avvedutezza dell’amministrazione comunale e dal coraggio dell’architetto Carluccio che stravolge un elemento importante come la cupola e introduce elementi di arte contemporanea nella sagrestia, con l’inserimento di mattonelle opera di Sergio Vecchio, e di policromie nella strada laterale. Intervento realizzato da Enrica Rebek.

Le aperture promesse dal Fai a Salerno e provincia sono molteplici. A Salerno si potranno visitare tre dimore signorili, casa Pisani, palazzo Conforti, palazzo Centola, e interrogarsi sulle decorazioni misteriose, forse alchemiche, di Palazzo Fiore, studiate da Giovanni Guardia. Si ripeterà l’escursione alla baia di Ieranto  e ad Atrani, il comune più piccolo d’Italia per estensione, si andrà alla Valle del Dragone, per scale e vicoli immersi nel silenzio.

Ruberà la scena la villa romana di Positano, che godrà di una guida d’eccezione, l’archeologa Matilde Romito, autrice anche di un amarcord che farà piangere molti di nostalgia con la visita al salone da ballo della Scacchiera, circolo della gioventù dorata salernitana negli anni ’60, a Palazzo D’Avossa.

La conferenza stampa per la presentazione delle Giornate Fai di Primavera si terrà giovedì 21 marzo alla Prefettura di Salerno e sarà preceduta da una presentazione a cura del Fai Campania lunedì 18 a palazzo Santa Lucia a Napoli alla presenza del governatore Vincenzo De Luca.

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