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Canottieri Irno, Ilva e Posillipo: nasce il Polo Campania inclusivo per il Rowing

Canottieri Irno, Ilva e Posillipo: nasce il Polo Campania inclusivo per il Rowing

In Campania è stato costituito il primo Polo di integrazione, attraverso l’attività del canottaggio, degli atleti con disabilità intellettive. Ne fa parte, a pieno titolo, come promotore, il Circolo Canottieri Irno Salerno. Insieme ad altri due sodalizi ultracentenari della nostra Regione – il Circolo Ilva Bagnoli e il Circolo Nautico Posillipo – è, infatti, tra i firmatari dello storico protocollo d’intesa per poter partecipare all’assegnazione temporanea, per l’anno 2021, dei beni acquisiti dalla FIC (Federazione Italiana Canottaggio) con i progetti vincitori delle edizioni 2017 e 2018 del Bando Oso – Ogni sport Oltre.

Il progetto – sottoscritto, alla presenza anche di Paolo Cardito, consigliere responsabile della sezione canottaggio del Circolo Canottieri Irno Salerno, dal presidente del sodalizio biancorosso Giovanni Ricco, da Vincenzo Semeraro (presidente del Circolo Nautico Posillipo) e da Vittorio Attianese (presidente Circolo Ilva Bagnoli) – contempla anche la condivisione di finalità volte alla diffusione della cultura del canottaggio inclusivo (Para-Rowing, Special Olympics e ID). E’ stata, altresì, definita una sinergia di strategie, risorse umane e materiali dedicate che, secondo il principio della rotazione concordata sulla base della necessità, consentirà di utilizzare le attrezzature messe a Bando.

I Circoli firmatari si sono impegnati nel comune sforzo di individuare ulteriori e proficui partenariati con Enti di rilievo nell’ambito nazionale e campano, nonché fondi attraverso sponsorizzazioni in linea con le finalità dei propri statuti costitutivi e del progetto specifico “Polo Campania Felix Inclusive Rowing”.

L’obiettivo primario resta quello di implementare l’integrazione, lo sviluppo dell’autonomia e dell’autostima e del benessere degli atleti e l’individuazione, ove possibile, di nuovi talenti tra i tesserati FIC.

E ‘ la prima volta che tre storici sodalizi si uniscono per un’unica finalità, che è quella di prodigarsi a favore dei ragazzi con disabilità intellettive in un unico motto: “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”.

 

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